SI TORNA A PARLARE DEL CASO LANCE ARMSTRONG. SEMBREREBBE INFATTI CHE NEL 2009 IL CORRIDORE TEXANO, DURANTE IL SUO PRIMO TOUR DE FRANCE DOPO IL RIENTRO IN GRUPPO, FOSSE EFFETTIVAMENTE "PULITO".
Secondo l'esperto di antidoping Rasmus Damsgaard, Lance Armstrong, probabilmente, non avrebbe assunto sostanze dopanti nel 2009. Damsgaard infatti era responsabile, in seno al Team Astana, per quanto riguardava il programma antidoping in quell'anno. La relazione dell' USADA su Armstrong, invece, ha sostenuto l'esatto contrario, e cioè quanto Lence, anche nel 2009, avesse continuato ad assumere EPO e a praticare trasfusioni di sangue, il 2009 anno del suo rientro in gruppo.
E' lo stesso Armstrong ad aver affermato, durante la famosa intervista da Oprah, quanto avesse smesso di usare doping nel 2005, dopo il suo ritiro. Michael Ashenden e Robin Parisotto ritengono che il test, effettuato durante il Tour 2009 per il passaporto biologico indicava da parte di Armstrong numerosi valori sospetti. Damsgaard non è d'accordo con la loro interpretazione di quei risultati:"Non è impossibile che ci sia stata una trasfusione di sangue, ma mi sentirei di escludere questa ipotesi", ha ammesso, "ma bisognerebbe considerare quando è stato effettuato il prelievo dei campioni, penso di saperne un po 'di più di Robin Parisotto sulla questione." Per esempio, sempre lo stesso Damsgaard ci dice che uno degli esami del sangue è stato fatto dopo l'arrivo della penultima tappa in cima al Mont Ventoux - "15 minuti dopo aver pedalato sotto 40 ° di calore. Dopo sei ore di gara. Non è una prova validissima ". Damsgaard ha poi elogiato l'introduzione del passaporto biologico, che ha definito "sensibile e intelligente." L'EPO-CERA è stato un grosso problema nel 2008, ma da allora, dice, grazie al UCI "è uno sport pulito, nessuno può dire il contrario.