La gente sta a bordo strada per ore, anche giorni per aspettare, vedere e tifare il proprio idolo transitare sulla salita piu’ dura e vederlo scollinare tra i primi o addirittura in testa. Il corridore che descriverò questa volta e’ Jose Manuel Fuente Levandera. Di nazionalità Spagnola, nasce a Limanes nel 1945. Fu una meteora nel panorama ciclistico per via di complicazioni renali. Corse infatti in ambito professionistico dal 1970 al 1976. Le salite le domava. Quando la strada saliva , Fuente decollava . Correva negli anni in cui Merckx dominava in lungo e largo, be’ “El Tarangu “, cosi veniva chiamato dai suoi sostenitori riuscì a staccare piu’ volte “ il cannibale Eddy Merchx”. Il soprannome sta a significare “spensierato”, quindi “Lo Scalatore Spensierato”.
Proveniva da una famiglia povera e umile, corse fin da piccolo grazie a un appassionato di ciclismo Jose Luis Fernandez che intuì le potenzialità del ragazzino e lo aiuto nella tecnica in bici ma soprattutto economicamente. Piccola particolarità di questo corridore: correva con un fazzoletto sul braccio , sotto la maglia, per ricordarsi sempre della moglie . Un lottatore nato , grinta da vendere, nn si faceva intimorire da niente e nessuno. Nel 1973 al Tour de France ,la tappa e’ quella del Galibier, salita durissima , attacca per ben 30 volte per raggiunge l’ obbiettivo di passare in cima al comando. La vittoria piu’ bella ??? l’arrivo in cima alla salita del Naranco, e festeggia la vittoria pedalando con una sola gamba ,non per deridere gli avversari e per dimostrare il suo strapotere ,ma per alleviare il dolore causato da un’ infiammazione al ginocchio. Vinse nel 1971 1 tappa al giro , 2 tappe Pirenaiche al Tour. Nel 1972 al Giro d’ Italia si impose sul Block Haus e sullo stelvio ; Quel Giro arrivò secondo dietro Merchx , ma Eddy era di un altro pianeta. Nel 1973-4 Vinse altre tappe montuose sia al Giro ,Tour e Wuelta ,ben presto però smise di correre .
Attacchi pazzeschi e inconsistenti lo’ portarono a sfinirsi e a precipitare in cotte epocali, “ El Tarangu” pero’ conquistò, per la sua infinita grinta, i cuori della gente . A risentirci:
Giulio Carcereri