JONATAN PRICE A 360 GRADI. SI SVELANO LE CARTE: COMPOSIZIONE DEL CALENDARIO, RAPPORTI CON L'UCI, QUESTIONE DOPING E CICLISMO FEMMINILE. GIA' IN VIA DI SVILUPPO UN PROGETTO PER UNA CORSA A TAPPE LUNGA UN'INTERA STAGIONE: ECCO I PIANI PER RIVOLUZIONARE IL CICLISMO.
Da più di un anno si sono succedute moltissime voci circa la fondazione di questa fantomatica Champions Ligue del ciclismo. Lunedi, il sito 'Cyclingnews, è stato uno dei mezzi selezionati per la comunicazione diretta del progettoWorld Series Cycling (WSC). Price Jonathan del Gifted Groupe socio in affari con Thomas Kurth ha voluto sbarazzarsi della sua reputazione da rinnegato gettando le carte su tavolo per portare il suo progetto alla fase successiva. Il Gifted Group ha infatti unito le sue forze a quelli di Zdenek Bakala già alla fine del 2011, il miliardario ceco è di fatto ritenuto un tramite tra il WSC e l'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) e le discussioni con gli organizzatori delle gare ciclistiche più importanti sono stata già avviate da molto tempo. "Stiamo lavorando con l'UCI e Zdenek [Bakala] per costruire un prodotto competitivo che riteniamo piacerà moltissimo a tutti gli appassionati di ciclismo in tutto il mondo". Dice Price.
Nei piani che sono stati stanziati Lunedi scorso il WSC sarebbe composto da otto squadre WorldTour, tra le quali non sarà presente la Sky Procycling vincitore del Tour de France con Bradley Wiggins. Il calendario sarebbe strutturato con 10 nuove corse in giro per il mondo, più eventi di quattro giorni accanto ai tre grandi giri e alle sei più importanti classiche da un giorno. (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Amstel Gold Race, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia).
Ogni singolo Grand Prix ( da Giovedi a Domenica) sarà presenziato da tutti i migliori corridori su scala mondiale e sarà composto da una frazione per velocisti, una tappa di montagna per scalatori, una tappa a squadre e naturalmente la classica prova a cronometro indiiduale, per un totale di 10 Grand Prixs, un po stile F1 se vogliamo. Ricapitolando avremo: cinque cronometro individuali, cinque prove a cronometro a squadre e via via tutte le altre prove, tra montagna e frazioni per ruote veloci. Alla fine dei quattro giorni si assegneranno i punti che a fine della stagione coroneranno una squadra campione del mondo e un ciclista campione del mondo. L'utilizzo di nuove tecnologie sarà incoraggiato mentre i regolamenti sarebbero convenzionali nelle 10 gare. Il programma dovrebbe prevedere anche un complesso programma antidoping indipendente volto a debellare una volta per tutte il doping. Sembra poi che il progetto WSC creerà diversi pacchetti, o un singolo, ancora non lo sappiamo con certezza, da vendere a sponsor ed emittenti radio-televisivi e web.
Otto sono dunque le squadre WorldTour formalmente presentate nella giornata di Lunedi come fondatrici del progetto WSC. Le otto squadre sono: WSC Pharma-QuickStep team Omega, Garmin-Sharp (USA), Liquigas-Cannondale (Ita), Movistar (Spa), Vacansoleil-DCM (Ned), Saxo-Tinkoff (Den), RadioShack -Nissan (Lux) e Rabobank Cycling (Ned). La presenza di l'ultima squadra è provvisorio in quanto sponsor Rabobank come sappiamo si è tirato fuori dal mondo del ciclismo e la squadra sta ancora cercando un modo per continuare con un'altra identità.
Il direttore generale del WSC-team, Thomas Kurth ha detto che le squadre sono concentrate sui loro problemi interni e che ciò ha reso necessario trovare qualcuno, come lui, come "gestore" indipendente.
"Non hanno tempo per progetti come questo:"Ritengo di avere l'esperienza necessaria, maturata dal G14 trascorso per affrontare questo tipo d'incarico. Sto cercando di occuparmi della gestione senza essere disturbato da problemi dei corridori. Spesso le squadre sono rivali, quindi è bene avere qualcuno indipendente e sopra ogni parte ", ha detto Thomas.
-Il progetto deve essere solo perfezionato nei suoi dettagli, ma in sostanza, come capiremo poi dalle domande fatte proprio a Price da Cyclingnews, sono stati due anni di lavoro intenso e minuzioso e non manca poi così tanto alla messa in moto dell'intero progetto.-
D: Che cosa si sa circa i tempi di tale progetto?
R: "Penso che in termini di tempi è sempre facile parlare di visione, ma ci sono un sacco di aspetti pratici. Detto questo vi è anche una grande richiesta per questo tipo di prodotto come la modalità di trasmissione e per quanto riguarda la faccenda degli sponsor. Penso che ci sia un equilibrio da raggiungere tra il tipo di processo che è necessario oltrepassare tramite una corretta gestione dello sport ma allo stesso tempo rispondere alle esigenze del mercato. Perché in ultima analisi, se non rispondi alle esigenze del mercato poi muori".
"Per quanto riguarda la serie dei vari Grand Prix siamo attivamente coinvolti nelle trattative per cominciare a mettere insieme la nostra prima gara - quella che chiamerei - negoziazione dettagliata su un accordo di trasmissione. Questo processo è attualmente in corso. Ci sono altri attori in questo sport che avranno una voce su questioni più ampie. Penso che tutti riconoscono l'urgente necessità di cambiamento ... Penso di aver detto tutto, in sintesi bisogna reagire a ciò che il mercato vuole. In caso contrario, se non lo fai, gli altri lo fanno per te."
D: Che cosa ci dice circa all'organizzazione delle gare in corso, sono in pericolo?
R: Io non la penso così. In primo luogo, abbiamo parlato con RCS [Giro d'Italia e Giro e Lombardia], abbiamo parlato con Wouter Vandenhaute [Fiandre Classics], abbiamo parlato con Heineken e Leo van Vliet [Amstel Gold Race]. Non voglio mettere parole in bocca, ma nessuno di loro ha risposto negativamente. Per quanto riguarda RCS abbiamo affrontato già tali discussioni, un ulteriore passo avanti, di come si possa costruire un accordo con loro per la partecipazione delle nostre squadre nelle loro gare e la condivisione dei ricavi commerciali è stato sicuramte fatto. Si vorrebbe che ci sia un modello di BUSINESS di tipo "win-win" . Abbiamo parlato e proposto l'iniziativa anche con ASO [Amaury Sport Organisation], e pensavamo di essere stati corretti. Infatti abbiamo creato la WSC in forma di società con sede in Lussemburgo e abbiamo interagito con la ASO direttamente attraverso il governo del Lussemburgo, con il suo ministro dell'Economia, Jeannot Krecké. La risposta di ASO è stata che prima di ogni tipo di trattativa dovevamo passare attraverso l'UCI , solo allora si sarebbe potuto trattare in maniera diretta con loro. Siamo andati avanti con ciò - che abbiamo sempre voluto fare - e quindi prima o poi, mi aspetto di sedere davanti ad un tavolo con loro e trattare. Personalmente non vedo come il nostro progetto possa rappresentare una minaccia per qualsiasi della loro attività, anzi.
D: E le organizzazioni più piccole?
R: Io credo che nessuno stia cercando di danneggiarle. Se si guarda ad esempio il circuito ATP c'è una sorta di gerarchia interna. Nel tennis si hanno quattro tornei del Grande Slam, attorno si hanno poi i dieci tornei da 1000 punti ed i migliori giocatori partecipano a tutte le 14 gare in programma. Quindi la loro stagione è basata su 15 eventi principali, comprese la World series finali. Il nostro progetto è che qualcosa di estremamente simile ed è necessario a questo ciclismo. È possibile costruire un livello superiore di concorrenza, nel senso che tutti i migliori ciclisti siano in competizione tutto l'anno. E' incluso nel progetto una "corsa nella corsa" dedicata ai ciclisti emergenti. Riconosciamo che abbiamo l'obbligo di sviluppare il talento in questo sport. Ci piacerebbe anche sviluppare in contemporanea, quasi parallelamente, il circuito femminile. Penso, è un dato di fatto ampiamente riconosciuto, che ci deve essere parità dei sessi nello sport. Le donne nello sport hanno progredito rapidamente per importanza negli ultimi 20 anni. Sotto questo punto di vista, nel ciclismo femminile intendo, si deve cambiare in maniera radicale.
Poi la domanda che forse tutti, a questo , vorrebbero fare a Price, quella in merito a quanto detto ad inizio intervista da Thomas Kurth in merito alla persona sopra le parti nella questione "rapporti Team", e cioè: Non c'è un conflitto di interessi con Bakala essendo sia un investitore nel progetto sia proprietario di una Squadra?
R: C'è una netta distinzione, a questo proposito, tra la QuickStep come squadra e Zdenek Bakala come investitore. La QuickStep ha tutta una serie di interessi economici diversi . Senza essere irrispettoso nei confronti di una squadra come la QuickStep penso che esistano interessi molto più grandi di lei. Penso poi che tali supposizioni nei confronti di Bakala siano erronee. Penso infatti che ci siano tutta una serie di modi in cui una società possa essere impostata per mettere insieme il miglior business ed è possibile garantire che tali conflitti di interessi non si presentino, sia in termini di persone che siedono nel consiglio della società sia in termini di accordi tra tutti gli azionisti. Sono sicuro che metteremo in atto alcune soluzioni pratiche per evitare che ciò possa accadere.
D: Da chi verrà eseguito il test anti doping?
R:Tutto quello che è successo e sta succedendo fa parte dei regolamenti e delle norme UCI e non siamo alla ricerca di grandi cambiamenti. Abbiamo preso un impegno chiaro con loro e ci rendiamo conto che vogliono lavorare insieme. Ci sono un sacco di persone là fuori che hanno detto cose negative nei confronti dell'UCI. In primo luogo, è facile criticare una federazione, ma è molto difficile gestire tutto quello che gestiva l'UCI se si è da soli. In secondo luogo, c'è sempre stato un limite finanziario sul loro programma antidoping. Sono sicuro che se avessimo chiesto a Pat McQuaid lui avrebbe voluto un budget illimitato per il suo programma anti-doping. Questa è una degli aspetti su cui abbiamo maggiormente puntato fino a qui. Le squadre dovranno dare già un contributo significativo. Siamo andati da una agenzia di test indipendenti e abbiamo chiesto loro: 'se il denaro non fosse un problema e si dovesse mettere insieme un programma per 280 corridori, quanto ci costerebbe?' La risposta è stata:" quattro milioni di euro". Ecco, questo è fondamentalmente quello che avevamo messo già in previsione nel nostro bilancio. Tutto questo dovrà essere tutelato sotto l'egida di OICR in più si dovrà sottoscrivere il codice WADA. Ma ci sono altre cose che si potrebbero aggiungere a ciò, come una sorta di finanziamento e utilizzo dei contratti di lavoro per la questione sanzioni, che potranno aiutare per la creazione di uno sport finalmente pulito.
D: Ci sono già quattro giorni di corse a tappe in tutto il mondo. Qual è il cambiamento radicale nel vostro progetto?
R: Sarà diverso perché ci saranno dieci Gran Prix. Sarà un prodotto coerente in tutto. Avrà una piattaforma adeguata di trasmissione globale. Avrà i migliori corridori in ogni gara. Molti di loro ad oggi non sono sempre presenti. Se volete vedere i migliori ciclisti testa a testa per un lunghissimo periodo di tempo questo è il modo di giusto. Questo è fondamentalmente ciò che si vuole fare.