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domenica 30 giugno 2013

TOUR DE FRANCE: CADONO SAGAN E CAVENDISH IN GIALLO CI VA KITTEL



VINCE LA PRIMA TAPPA E INDOSSA LA MAGLIA GIALLA IL TEDESCO DELL'AGROS KITTEL. UN FINALE INEDITO QUELLO VISTO A BASTIA, CON IL PULMAN DELL'ORICA BLOCCATO SULLA LINEA DEL TRAGUARDO CHE RISCHIA DI FAR SPOSTARE L'ARRIVO A POCHI CHILOMETRI PRIMA DEL TRAGUARDO. IL GRUPPO INTANTO INCAPPA NELLA CADUTA, DANDO IL VIA LIBERA ALLA VITTORIA DEL TEDESCONE.

Ci si aspettava spettacolo al Tour e spettacolo c’è stato anche se vari sono i team contrariati a fine tappa per quanto successo con il pullman dell’Orica - fermo proprio sulla linea di arrivo con la conseguenza di spostare inizialmente l’arrivo di 3km per poi ripristinarlo al punto iniziale. Oltre a questo tante le cadute nel corso degli ultimi kilometri che vedono fuori giri tutti i favoriti visto che Sagan e Cavendish finiscono contro l’asfalto mentre Greipel (colui che sfortunatamente fa partire l’incidente) rompe il cambio. A terra ed in ritardo anche Alberto Contador con il corridore spagnolo che all’arrivo si lamenta per un forte dolore alla spalla sinistra dopo la caduta. Alla fine il giallo di Kittel è sub judice, in quanto, se il ricorso della Lotto andrà in porto non sarà più assegnata la maglia gialla al tedesco ma bensì a Iván Gutiérrez della Movistar, ovvero il primo corridore ad essere transitato ai -3 dall’arrivo, neutralizzando così tutti i ritardi accusati dai big dopo le varie cadute di gruppo. Una figuraccia vera e propria per l’organizzazione del Tour che alla sua 100esima edizione comincia la manifestazione non proprio nel migliore dei modi.

RECORD DI VOIGT E O'GRADY - Dopo le confessioni di Jan Ullrich, le parole al veleno di Armstrong, e la presunta positività di Jalabert al Tour del 1998 si torna a parlare finalmente di ciclismo, quello vero, quello percorso con tanta fatica e sudore, quello che porta la gente sulle strade. La 100esima edizione della Grande Bucle parte dalla Corsica (che vedrà in totale tre frazioni prima della crono di Nizza) con una prima tappa quasi totalmente pianeggiante con partenza dalla splendida località di Porto Vecchio fino a Bastia dopo 213 km di corsa. Un Gmp della montagna di quarta categoria con un solo punto assegnato, ed uno sprint intermedio al km 150 che assegnerà invece punti importanti per la maglia verde. Al via 198 corridori con il plotone aperto dal decano Jens Voigt - al suo 16esimo Tour consecutivo - della Radioshack Leopard con i suoi 41 anni suonati, mentre il più giovane della corsa è Danny Van Poppel 19enne olandese in sella alla Vacansoleil-Dcm. Tra gli inossidabili però Stuart O’Grady che raggiunge la 17esima partecipazione alla Grande Boucle eguagliando così Hincapie anch’esso a 17 partecipazioni (di cui 16 conclusi).
LOBATO SI PRENDE LA MAGLIA A POIS - La tappa comincia subito con una fuga composta da un drappello molto ridotto di corridori: i primi a staccarsi dal plotone sono Cousin (Europcar), Lobato (Euskaltel), Boom (Belkin), Juan-Antonio Flecha (Vacansoleil) e Lemoine (Saur-Sojasun) nel tentativo di giocarsi i primi punti disponibili per la maglia a pois visto la presenza di un Gran Premio della montagna di quarta categoria posto a Côte de Sotta a 45,5 km dalla partenza da Porto Vecchio con 1,1 km di salita al 5,9% di pendenza abbastanza agevole però considerando che siamo al debutto di queste tre settimane di corsa. Il vantaggio oscilla tra i 2 minuti e mezzo ed i tre minuti, intanto è Lobato ad assicurarsi il primo punto in salita superando in volata Cousin e Boom conquistando così la prima maglia a pois della corsa.
CAVENDISH BATTE SAGAN ALL’INTERMEDIO - Ai 110km dall’arrivo il plotone comincia a pedalare con forza portandosi addirittura a 16’’ dai battistrada, ma a quel punto riparte Jérôme Cousin che azzarda di arrivare in solitaria sino all’arrivo. Il classe ’89 viene inseguito da Flecha ma l’ex Fassa Bortolo perde subito la ruota riportandosi così insieme agli altri compagni dalla fuga iniziale. Nuovo colpo di scena ai 95 km dall’arrivo con Cousin ripreso, ma dagli altri quattro compagni di fuga, riformando così il drappello iniziale di cinque battistrada con un vantaggio sul plotone di 3 minuti e 39 secondi. I cinque davanti riescono a raggiungere anche il massimo vantaggio di quattro minuti, ma la fuga viene rivoluzionata dallo sprint intermedio dove ovviamente il gruppo comincia a pedalare seriamente per permettere ai propri capitani di guadagnare punti per la maglia verde. La prima volata viene vinta da Boom che supera un Flecha partito troppo presto, mentre dietro è Greipel a prendersi la sesta posizione beffando Cavendish prima e Sagan poi. Il corridore della Omega Pharma sembra non essere andato a tutta per risparmiarsi per il traguardo di Bastia mentre Lobato, già sicuro della sua maglia a pois, si fa raggiungere dal gruppo rientrando così nei ranghi.
FIGURACCIA TOUR, A KITTEL LA PRIMA GIALLA - Ai 35km dall’arrivo vengono finalmente ripresi i quattro battistrada con Cousin, Boom, Flecha e Lemoine raggiunti dopo 170 km di fuga. Cominciano a scaldarsi Radioshack Leopard e Team Saxo-Tinkoff con Schleck e Contador che provano clamorosamente di formare una divisione nel gruppo ma dopo qualche secondo di indecisione rinviene il Team Sky grazie al lavoro di López García. NelL'avvicinamento qualche problema per Maxime Bouet che fora la ruota posteriore e per il campione nazionale olandese Johnny Hoogerland che finisce fuori strada. Incredibile epilogo però visto che l’arrivo della prima tappa della 100esima edizione del Tour de France viene inizialmente anticipato di 3km a causa del bus fermo dell’ Orica Greenedge proprio sulla linea di arrivo per poi riuscire a spostarlo solo a qualche minuto dalla conclusione della tappa.
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