straccio, e se ne va a 40 pedalate al minuto, spingendo una rapporto che nemmeno potevo sognarmi di spingere. Poi ho capito: si sta allenando (SFR = salite forza resistenza NDR). Il gruppo stava salendo a tutta, chi per vincere e chi per non staccarsi e lui si sta allenando! Appena mi ha passato non ho resistito: "hey come va?" per vedere se reagiva. Mi ha guardato male ed ha tirato dritto. [...] Il Tour di Riis del 1996 è stato segnato da momenti di dominio sovrumano e la gente ha cominciato a parlare di doping. Per esempio, in momenti chiave su grandi salite, Riis ha fatto qualcosa che nessun'altro ha fatto: ha rallentato per guardare i suoi avversari, quasi a minacciarli, poi ha accelerato come se fosse su una moto". In una conferenza del 2007 Riis confesserà di aver fatto largo uso di EPO tra il 1993 e 1998 e si rese disponibile a restituire la maglia gialla vinta nel 1996
"se volete venire a riprendervi la maglia gialla, passate pure, la tengo in uno scatolone in cantina", ma clamorosamente, ad oggi, Riis è ancora il vincitore di quel Tour de France, poiché il caso andò in prescrizione nel 2007. Altre importanti rivelazioni sul corridore danese ci giungono dal libro verità sritto da Jef d'Hont, massaggiatore di Riis. Durante il Tour del 1996 Bjarne assumeva 4000 unità di EPO a giorni alterni, più due unità di ormone della crescita ed il suo ematocrito arrivò fino a 64 non a caso il soprannome in gruppo era Monsieur 60% e si resero necessarie delle ignezioni anti-trombosi. Per fare un paragone, Hamilton dichiara di aver preso, nel 2000, 2000 unità di EPO ogni 2-3 giorni. Ma la parte più interessante sul caso Riis deve ancora venire, il capitolo di The secret race riguardante il suo operato da direttore sportivo alla Csc sarà prossimo alla lettura si attentono notizie pesanti che in qualche modo ci riguarderanno da vicino, ricordiamo tutti l'esclusione di Basso al Tour del 2006.