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lunedì 16 luglio 2012

WIGGINS PADRONE MA OCCHIO AI PIRENEI. EVANS NON E' FINITO, NIBALI CI PROVERA' E FROOME...

Rientro dopo qualche giorno di vacanza: ho seguito con attenzione il sito curato con estrema dedizione dall'amico Matteo e dai suoi scritti e seguendo il Tour ho capito una cosa: nulla è ancora deciso. Signori, mancano i Pirenei, mica pizza e fichi. Chi pensa che Wiggins vincerà in scioltezza beh non mi trova d'accordo. Si la cronometro mi direte, rivali non ce ne sono. Quando dai un minuto a una "locomotiva" sul suo terreno e tieni alla grande in salita non puoi non essere considerato il numero uno. Ma attenzione! Credete veramente che Evans non ci provi in ogni minimo cavalcavia? Pensate che Nibali non attacchi in discesa cercando di staccare i rivali? E Froome, gregario per carità, ma fino a quando aspetterà il suo capitano? Non è ancora detta l'ultima parola certo per il settanta forse ottanta per cento il Tour è di Wiggins ma gli altri non staranno a guardare.

EVANS. Non è al top della condizione, ha pagato notevolmente la prova contro il tempo sebbene sia un buon specialista: si è staccato in salita ma è un lottatore nato. Uno di quelli abituati a conquistarsi tutto e che quello che ha vinto lo ha ottenuto con grande lavoro e fatica. Non mollerà tanto facilmente, in fondo è quarto e nel ciclismo basta una giornata storta per buttare all'aria un'intera corsa a tappe. Ci proverà, statene certi.

NIBALI. Mai staccato in salita, ha toppato la cronometro ma contro un Wiggins così francamente c'era poco da fare. In discesa è il più forte, quando la strada si inerpica è da tener d'occhio. Vuole il podio, ma in cuor suo sogna la maglia gialla. Sogna di attaccare e vedere Wiggins sempre più lontano. Una delle gradite sorprese di questo Tour.

FROOME. Compagno di squadra e fedele alleato di Wiggins, forse senza il suo aiuto oggi la maglia gialla la indosserebbe qualcun altro. Ha dimostrato di aver più gamba del suo capitano, ha una gran condizione e certamente sarà dura strappargli il secondo posto. Che possa insidiare Wiggins al momento pare più fantaciclismo, visto che è arrivato al Tour per mettersi al servizio del suo leader. Ma fino a quando dovrà aspettare? L'altro giorno senza l'ordine dalla radiolina sarebbe andato a prendersi tappa e maglia e tanti saluti a Wiggins. E invece ha pilotato il britannico fin sul traguardo permettendogli di mantenere la leadership e il primato invariati. Un esempio.

Alessandro Betteghella