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martedì 3 luglio 2012

Tour giorno quattro, per oggi si fa sul serio.

La Tappa. Si torna in Francia, si parte da Orchies. Ai più scafati ritornerà in mente, subito, la mitica Paris-Roubaix che passa proprio da queste parti. Ma rimarranno sicuramente delusi nel sapere che non ci sarà nemmeno un metro del leggendario pavè. Continua infatti la politica "facilitaria" di questo Tour de France, che come sappiamo, sarà molto influenzato dall'imminente inizio dei giochi olimpici in quel di Londra. E proprio verso la capitale inglese il Tour viaggerà nella sua III tappa, in direzione della manica. Si arriverà a un passo dal mare, a Boulogne-Sur-Mer dopo 197 km percorsi. Potremmo definirla nervosa, una tappa per attacchi da lontano, non si esclude dunque la possibilità di un cambio al vertice della classifica generale.Gli ultimi 70 km sono una vera e propria classica vallonata, con il rapido susseguirsi di quattro Cote


Attenzione a questi tre.
La salita più dura è posta a 6 km dall'arrivo e registra una pendenza media del 8.4% per 1.3 km di lunghezza, lo strappo finale, invece, sarà lungo meno di un km e avrà pendenza pari al 7.4%. Quel che è certo insomma, a meno di clamorosi risvolti, è che arriveranno in pochi a giocarsi la vittoria.


I favoriti. Un nome su tutti domina i pronostici per questa terza frazione, e non può non essere quello di Peter Sagan pronto a ripetersi ancora una volta e a confermare la maglia verde che porta sulle spalle. Sicuramente non gli renderà vita facile la maglia gialla Fabian Cancellara, pronta a riprendersi, con gli interessi, quello che il fenomeno slovacco gli ha tolto poche ore prima. Nome da prendere in considerazione è sicuramente quello di Philp Gilbert la cui condizione cresce di ora in ora. Resta difficile ipotizzare un tentativo da parte di Boasson Hagen, e per il suo residuo distacco in classifica da Cancellara -portare il peso di una maglia gialla non rientra ancora nei piani Sky - e perché proprio il norvegese è uno dei gregari più importanti di Wiggins, fondamentale sarà, dunque, averlo al suo fianco in questi finali movimentati. Se vorrà provare a vincere questa tappa lo dovrà fare solo ed esclusivamente con le proprie forze. Ormai la filosofia di corsa dello squadrone inglese si è capita, testimonianza è stata la vittoria in "solitaria" di Cavendish nella tappa di ieri: " tutti gli uomini di Wiggins".                         b.b.m