IL GIOVANE CORRIDORE ITALIANO, CHE MILITA NELL'OMEGA PHARMA DI BOONEN E CAVENDISH, NON NASCONE IL SUO GRANDE SOGNO, QUELLO DI VINCERE NELLE GRANDI CLASSICHE DI INIZIO STAGIONE.
Non è pienamente soddisfatto della stagione appena conclusa Matteo Trentin, molta esperienza dice, soprattutto nella grandi classiche del Nord:«La mia stagione è stata abbastanza buona. Il mio obiettivo principale era quello di imparare ad interpretare al meglio le corse del Nord. Posso dire di esserci riuscito e sono stato anche convocato in nazionale. Insomma ho fatto molta esperienza, speravo soltanto di fare qualcosa in più dal punto dei vista dei risultati». Ai microfoni della trasmissione radio Manà Manà Sport il corridore ha anche parlato dei sui rapporti con i compagni di squadra con particolare ammirazione per l'amico Tom: «Da un campione come Boonen c’è sempre tanto da imparare e per lui questo è stato l'anno perfetto. Sia al Giro delle Fiandre che alla Roubaix l’obiettivo era vincere, oltre a lui avevamo anche Terpstra e Chavanel come seconde punte: è una formazione che fa paura a tutti. Alla fine del Giro delle Fiandre ero a pezzi: quando bisogna ricucire su certe fughe devi rendere il 120%» Il giovane Trentin sembra dunque aver ceduto al fascino delle grande classiche, e il suo futuro sembra vederlo così: «Il pavè mi piace, mi vedo adatto alle classiche come Fiandre e Roubaix, però devo ancora dimostrarlo e spero di farlo già da quest’anno», Boonen come maestro, possiamo dire, è già un ottimo punto di partenza.