DURO SFOGO DI PEDER PEDERSEN AL GIORNALE DANESE FELTED.DK: "IL CICLISMO NON POTRA' MAI USCIRE DA QUESTO ABISSO FINCHE' TOLLERERA' LA PRESENZA DI PERSONAGGI COME RIIS "
"Bjarne Riis e il suo team" dice Peder Pedersen rappresentante UCI in Danimarca "hanno fatto conoscere il ciclismo danese in tutto il mondo, ma le loro azioni, ora, sono molto dannose per questo sport e minano la sua credibilità. E' giunto il momento che Bjarne Riis esca alla scoperto."
Nel 2007 Riis confessò che nel Tour vinto nel 1996 assunse sostanze dopanti, e ciò poi fu confermato da numerosi libri contro l'attuale manager della Saxo. Ma sembra che tutte queste verità non vogliano essere ascoltate dal proprietario del team danese, che si è rifiutato sempre di parlare della cocente questione."Si preferisce tacere e al momento non si hanno ne smentite ne conferme e questo risulta essere molto dannoso per il ciclismo e la sua credibilità.Tutti coloro che seguono il ciclismo e in particolare la sua squadra potranno notare che ci sono ancora molte domande senza risposta, e ciò non può che causare insicurezza e perdita di credibilità. Quindi è giunto il momento che Bjarne Riis esca a parlare". Pedersen è membro del'Anti doping Fondation (CADF) dal 2006 ed è consapevole che il lavoro svolto fino ad ora è stato insufficiente, e si dovrà migliorare molto per garantire credibilità a tutto il movimento: "Sebbene la maggior parte dei casi doping appartenga al passato, dovremmo non essere ciechi al fatto che tali situazioni ci sono anche nel presente e ci saranno anche in futuro. Dobbiamo essere pronti".
Nel 2007 Riis confessò che nel Tour vinto nel 1996 assunse sostanze dopanti, e ciò poi fu confermato da numerosi libri contro l'attuale manager della Saxo. Ma sembra che tutte queste verità non vogliano essere ascoltate dal proprietario del team danese, che si è rifiutato sempre di parlare della cocente questione."Si preferisce tacere e al momento non si hanno ne smentite ne conferme e questo risulta essere molto dannoso per il ciclismo e la sua credibilità.Tutti coloro che seguono il ciclismo e in particolare la sua squadra potranno notare che ci sono ancora molte domande senza risposta, e ciò non può che causare insicurezza e perdita di credibilità. Quindi è giunto il momento che Bjarne Riis esca a parlare". Pedersen è membro del'Anti doping Fondation (CADF) dal 2006 ed è consapevole che il lavoro svolto fino ad ora è stato insufficiente, e si dovrà migliorare molto per garantire credibilità a tutto il movimento: "Sebbene la maggior parte dei casi doping appartenga al passato, dovremmo non essere ciechi al fatto che tali situazioni ci sono anche nel presente e ci saranno anche in futuro. Dobbiamo essere pronti".