QUESTE LE DICHIARAZIONI A CALDO DEL VULCANICO DIRETTORE TOSCANO DELLA FANTINI SELLE ITALIA LUCA SCINTO, IL QUALE SI TROVA PER LE MANI UN'ALTRO CASO DI DOPING IN SENO AL SUO TEAM.
E' un Luca Scinto commosso e allo stesso tempo adirato quello che parla ai microfoni di tuttobici. Se per il caso Danilo Di Luca non si poteva parlare di una sua responsabilità oggettiva, visto che l'ingaggio del killer non è mai stato gradito dal d.s toscano, per Mauro Santambrogio il caso è ben diverso. Fu proprio Luca Scinto a dare il benestare all'operazione rilancio Santambrogio in Fantini, con entusiasmo e fiducia in un corridore che poteva realmente cambiare le sorti del Team abruzzese nel ciclismo.
Il paradosso è che le sorte della Fantini le ha segnate Santambrogio, ma in una maniera che staff e dirigenti fluo non si sarebbero mai aspettati. Solo le prossime ore potranno dirci se il colpo inferto da questa positività sarà mortale per il Tema di Scinto e Citracca, intanto questa è la dichiarazione commossa di Luca Scinto:
Il paradosso è che le sorte della Fantini le ha segnate Santambrogio, ma in una maniera che staff e dirigenti fluo non si sarebbero mai aspettati. Solo le prossime ore potranno dirci se il colpo inferto da questa positività sarà mortale per il Tema di Scinto e Citracca, intanto questa è la dichiarazione commossa di Luca Scinto:
“È finito tutto, è la fine di tutto il progetto. Cosa vuoi che ti dica, sono disperato. Sono rovinato. L’ho difeso come mai altro corridore, perché fin da Napoli in gruppo circolavano bruttissime notizie sul conto del ragazzo. Io non ci volevo credere e in più di un’occasione – a più riprese – ho avuto con lui un faccia a faccia. “È solo invidia Luca, devi stare tranquillo, ma non puoi continuare a farmi queste domande, perché così mi offendi”, mi ha risposto. Che dire? Siamo disperati, io e Angelo Citracca sappiamo perfettamente che questo per noi è un colpo mortale. Io mi sento disperato, perché mi sono esposto, ho difeso questo corridore da tutte le malignità che circolavano in gruppo e non volevo credere che fosse verità. Ero pronto a querelare quanti andavano in giro dicendo che Mauro fosse dopato. Che andava troppo forte e che non tornavano i conti. È stato un Giro durissimo, dove non abbiamo goduto di nulla, perché questo era il leit motiv del gruppo. Io mi sono battuto come un leone, per difenderlo e questo è il risultato. Ho fatto una vera figura di…” ha detto in lacrime Scinto. E continua così :" “Sciandri mi aveva assicurato che era un ottimo elemento, che aveva solo un problema di testa e di depressione, che potevo lavorarci bene senza temere nulla. Se solo mi avesse detto che era un tipo così… Però con questo non voglio dire che ora è colpa sua, ci mancherebbe, la colpa è solo mia, che ci ho creduto. Sono un asino, punto e basta”. “Certo che gli ho parlato, e non ti dico come. Se ce l’avessi avuto per le mani l’avrei ammazzato di botte, perché lui ha ucciso il nostro sogno. Cosa vuoi che mi abbia detto?… “Ho tradito tutti, non ho giustificazioni. Mi spiace”. Mi spiace, mi ha detto… capisci? Intanto noi siamo con il sedere per terra. Per noi è tutto finito. Siamo tutti rovinati“