INTERVISTA A PHILIPPE GILBERT, NEL MIRINO LE CLASSICHE DELLE ARDENNE

IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL SUO TEAM, L'IRIDATO 2013 PHILPPE GILBERT, FISSA I SUOI OBIETTIVI  NELLA PRIMA PARTE DI STAGIONE, SI ALLE ARDENNE E ALLA SAN REMO NO ALLA ROUBAIX. ANCORA IN FORSE, INVECE, LA SUA PRESENZA AL TOUR DE FRANCE.

"Sempre la stessa settimana, sempre le Ardenne, sempre la terza settimana di aprile". Risponde così Philppe Gilbert alla domanda circa i suoi obiettivi per il 2013."Vorrei iniziare dalla Milano-San Remo, con molte ambizioni, ma forse, saremo in 15 potenziali vincitori alla partenza, quindi sarà più difficile vincere questa gara rispetto alle altre classiche"dice Gilbert."Alla Liegi ad esempio saremo in meno a contenderci la vittoria, tre o quattro al massimo, ma alla San Remo sarà una vera lotteria. 

"Per vincere alla San Remo è necessario un buon tempismo, ma anche un po 'di fortuna, buon feeling e la giusta reazione dagli altri corridori, come abbiamo visto con Simon Gerrans l'anno scorso. È stato perfetto." Per Gilbert la stagione non è poi incominciata nei migliori dei modi "Ho avuto alcuni problemi di salute, e ho perso un sacco di potenza. Non è mai facile continuare ha stare ad alto livello quando si hanno alcuni piccoli problemi fisici, "ha detto Gilbert:" Penso che siamo qui ora per parlare della nuova stagione. Abbiamo parlato abbastanza di quella passata." Gilbert ha poi escluso categoricamente di affrontare la Parigi-Roubaix - "Vorrei fare un paio di mesi in più di preparazione, visto che ho saltato le primissime settimane".Sconforto anche per la prospettiva di affrontare l'Amstel Gold, nel cui finale si è assistito, a settembre, alla sua cavalcata vittoriosa  ai campionati del mondo di Valkenburg:"L'obiettivo è sempre lo stesso, è possibile controllare la gara fino a quando si è nella parte inferiore del Cauberg, poi vince il più forte." Gilbert inizierà la sua stagione al Tour Down Under, la prossima settimana, ed è anche intenzionate a correre il Tour of Oman prima di tornare a correre in Europa. Punti interrogativi sulla sua partecipazione alla Omloop Het Nieuwsblad a parte, i piani di Gilbert fino la fine di aprile sembrano già decisi, la seconda fase della sua stagione invece è tutta da decidere:" Se sarò nella selezione bnc per il Tour, sarà solo per aiutare la squadra, per Cadel o Tejay, perché ho visto che nel 2011 l'energia necessaria per vincere la maglia verde doveva essere molta" dice. "Quando si lavora per qualcun altro, non è possibile lottare per vincere una tappa o una maglia o qualcosa del genere. O si dà tutto per la squadra o si lavora individualmente, ma non tutte e due le cose insieme.