Sture , Erik ,Tomas e Gosta Pettersson
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Solo pochi predestinati hanno la possibilità di diventare professionisti. Ancora in modo più raro e’ essere professionisti con fratelli tutti corridori. Il ritratto di oggi e’ di uno in particolare: Gòsta Pettersson . Primo di ben 4 fratelli: Gòsta appunto , Sture , Erik e Tomas. Di nazionalita’ svedese venivano chiamati “ Faglum Brothers” ,nome originato dal paese dove erano nati e cresciuti.. Fra i dilettanti spopolano, sono imbattibili, frantumano gli avversari; insomma hanno una marcia in piu’. Hanno caratteristiche simili al miglior Indurain
……ottimi passisti , eccelenti cronoman. Tre volte campioni del mondo a cronometro nel quartetto della 100 km, alle Olimpiadi un bronzo a Tokyo 1964 e un argento a Città del Messico 1968 sempre conquistati nella medesima disciplina. La cosa piu particolare nella metodologia dei loro allenamenti, ovviamente si allenavano sempre insieme, era la seguente : ogni fratello teneva un campanellino attaccato ai pantaloncini, da sfiorare quando ci si dava il cambio per sfruttare al massimo la scia. Gòsta , il piu’ forte dei fratelli, si aggiudica un bronzo mondiale nel 1964 nella prova in linea. Avverarono il loro sogno nel 1970: passare professionisti nella stessa squadra , la Ferretti.Il Direttivo sportivo dell’ epoca Alfredo Martini capisce le qualita’ del maggiore dei fratelli che ahime’ passa proffessionista all eta’ di 30 anni, li iscrive alla gara “Ruota d’ oro “ nella quale Gòsta esordisce vincendo. Gòsta e’ un corridore da corse a tappe . Vince Giro d Romandia e Coppa Sabatini. Sesto al Giro d’ Italia , Terzo al Tour dello stesso anno, lo vinse Merckx quel Tour. Nel 1971 vince la Parigi-Nizza ,Giro dell, Appennino, Giro delle Marche e Inaspettatamente vince a braccia alzate Il Giro d’ Italia. Un Campione con la C maiuscola . Nei Bar di tutta Italia si inizia a parlare di uni ragazzo che veniva dal nord, primo di 4 fratelli tutti corridori, che diede spettacolo sulle montagne regine delle Alpi; il suo nome era Gòsta Pettersson. NN riuscira’ piu a ripetersi al Giro d’ Italia ne’ al Tour, ma le qualita’ e le bizzarie di quei 4 fratelli rimangono impresse a distanza di anni dagli amanti di questo sport. Gòsta corse fino al 1974, poi decise di appendere la bici al chiodo .CHAPEUX
A risentirci
Giulio Carcereri