Non siamo sorpresi nel vedere la classifica generale invariata dopo l'ultima tappa pirenaica del Tour, difficile per il secondo e il terzo della generale provare a impensierire l'indiscusso dominatore di questa edizione. Per il successo di tappa, invece, dopo una lunga fuga, vince a Peyragudes Alejandro Valverde, portando in casa Movistar il primo successo in un'edizione del Tour che la vedeva ancora ultima nella speciale classifica dei premi in denaro accumulati. In generale, come accennato, non cambia nulla, Wiggins ormai si può dire abbia ipotecato l'edizione numero novantanove del Tour, sul secondo grandino del podio salirà Froome, il vincitore morale, terzo Vincenzo Nibali penalizzato ieri da un problema muscolare al polpaccio che non ha comunque impedito allo "squalo" di consolidare la sua posizione in generale. A dire il vero il nostro Vincenzo ci aveva provato, cercando di inserirsi in una fuga, ma Valverde ha convinto il corridore in maglia Liquigas a staccarsi per il buon esito della appena nata fuga . Stesso invito a fermare la propria azione è stato imposto a Froome sulle ultime rampe di Peyragudes, a soli 30 secondi da quello che sarebbe stato poi il vincitore di giornata. Un Tour che si conferma fino alle ultime sue battute troppo condizionato da tatticismi e gerarchie di squadra, non posso immaginiamo cosa sarebbe successo se anche nelle corse Pro-Tour fosse stato abolito l'uso della famosa "radiolina". Oggi ultima fuga per il gruppo, tappa per ruote veloci, poi la cronometro che sancirà il successo di Wiggins e domenica consueta passerelle sui Campi Elisi.