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domenica 12 maggio 2013

Giro d'Italia - Jet-Dowsett, Wiggins secondo, Nibali in rosa!

Nibali con la maglia rosa

Il britannico della Movistar Alex Dowsett vince l'attesissima crono di Saltara in 1:16'27 davanti al suo ex compagno di squadra Bradley Wiggins (+10") ma il vero capolavoro contro il tempo lo firma Vincenzo Nibali, quarto a +21" dietro a Kangert e nuovo leader della Corsa Rosa rovesciando i pronostici della vigilia. Bene Evans, sesto tempo e secondo in clasifica generale a +29", male Hesjedal.



Ci aspettavamo l'inesorabile colpo di scure, quello di Sir Bradley Wiggins, sul Giro d'Italia 2013 e invece proprio nel giorno della crono, quello che doveva giustiziare Vincenzo Nibali, il nostro campione siciliano, capitano Astana, si prende la maglia rosa. Bellissimo e tutto vero a Saltara dove vince Alex Dowsett, inglese classe 1988 passato quest'anno alla Movistar dalla Sky, davanti a un Wiggins ancora sfortunato dopo una settimana durissima: il campione olimpico a cronometro deve cambiare bici per un problema probabilmente elettronico all'avveniristico cambio e alla fine il tempo perso a Casteldimezzo gli costerà il successo di tappa oltre ad altri preziosissimi secondi in classifica. Nibali: miglior tempo al primo intermedio, sesto al secondo, quarto all'arrivo cedendo soltanto 11” a Wiggins. Vuol dire maglia rosa perché Intxausti crolla, Hesjedal delude, Evans chiude sesto a +39” (+29” da Nibali in generale) e l'inglese detentore del Tour resta a +1'16 a un secondo da Gesink e con 8” di gap su Scarponi quinto (oggi decimo). Pronostici tutti rovesciati e Nibali nuovo della Corsa Rosa.
OTTAVA TAPPA, WIGGINS ROSA TENEBRA Crono marchigiana di 54,8 chilometri da Gabicce Mare a Saltara da dividere idealmente in tre parti: subito curve strette a novanta gradi (ogni duecento metri!) e salita verso Gabicce Monte, poi 23 chilometri di saliscendi fino a Pesaro per il primo Intertempo del chilometro 26. Nel secondo tratto il profilo cambia fino al secondo intermedio rilevato a Calcinelli (km. 51) con lunghi rettilinei e tanta pianura. Negli ultimi 800 metri si riprende a salire con punte di pendenza al 13% fino a Saltara. Le numerose curve, la durata (seconda crono più lunga nella storia del Giro dopo la Sestri-Riomaggiore di 60 km. del 2009) e il ritardo del grande favorito Bradley Wiggins in classifica generale (23° a 1'32 da Intxausti) dopo le vicissitudini del britannico - tra ritardi, problemi meccanici e presunte controversie di squadra - e la caduta di ieri nella fatal Pescara rendono la frazione di oggi fondamentale per il vincitore della Grande Boucle.
NIBALI VS BREAKING BRAD - Nelle intenzioni della vigilia Bradley Wiggins, campione olimpico a cronometro, aveva segnato la tappa di oggi per prendersi la maglia rosa e fare il vuoto in classifica generale ma la prima settimana di Giro è stata durissima (altro che le due ruote à la page del Tour de France!) e bisogna recuperare 1:27 su Nibali secondo della generale. Per il capitano Astana una Specialized Shiv (la bici di Cancellara e Tony Martin iridati a cronometro) e tanto allenamento invernale in galleria del vento per non prendersi da Wiggins i distacchi dell'ultimo Tour: +11" in 6 chilometri nel prologo, +2'07 a Besançon, +3'38 in 52 km. a Chartres. In altri numeri, 6'47 di ritardo (quasi 3" a km.) negli ultimi 140 chilometri di crono da Salamanca, Vuelta a España 2011. Poi ci sono Ryder Hesjedal, terzo della generale a 8" che gareggia bene contro il tempo e Beñat Intxausti Elorriaga, il nuovo leader della Corsa Rosa, che ha fatto registrare buone andature a partire dal cronoprologo squadre della Rojavinto dalla sua Movistar a Pamplona.
DOWSETT IL MIGLIORE: 1:16'27 - L'ottava tappa di Gabicce-Saltara inizia alle 12:10 con il primo corridore sulla pedana, l'australiano Jack Bobridge della Blanco ultimo della generale con un ritardo di 1:24'12 dalla maglia rosa di Benat Intxausti. Un minuto di intervallo tra le partenze fino agli ultimi 15, a partire da Luca Paolini leader per quattro giorni e scivolato ieri a 58" dal capitano Movistar, separati in pedana da 3 minuti. ll neozelandese Jesse Sergent della RadioShack Leopard, ex pistard e ottimo cronoman, è il primo riferimento cronometrico con 1:18'27 ma è Alex Dowsett a sorprendere dopo pochi minuti con uno strepitoso 1:16'27 a una media di 47,8 km/h. Fuori giri invece tutti gli altri specialisti come Taylor Phinney che nella scorsa edizione aveva vestito la prima maglia rosa vincendo il cronoprologo di Herning.

WIGGINS CAMBIA BICI, MALE HESJEDAL - Alle 15:09 parte Bradley Wiggins e dopo meno di dieci chilometri supera Di Luca con una postura a cronometro sempre elegantissima ma al chilometro 18 deve cambiare bici per un altro problema meccanico o più probabilmente elettronico al nuovo cambio Shimano della sua Pinarello. Wiggins riparte con la Graal, la bici “vecchia” che l'inglese ha impiegato nella cronosquadre di Ischia, ma sull'asfalto umido che scende verso Pesaro si aggrappa ai freni e al primo intertempo è soltanto settimo e quasi un minuto più lento di Dowsett mentre Michele Scarponi conferma il feeling con le strade di casa (terzo all'intermedio) e Intxausti chiude la pedana alle 16:00. Nemmeno il secondo intertempo di Wiggins, 1:09'37 a 59", sorride al britannico che però fa qualcosa di speciale negli ultimi 3 chilometri in salita dopo Calcinelli chiudendo a soli dieci secondi dal primo. Con la prima bici Wiggins avrebbe vinto anche senza incanti, ma intanto Nibali è il più veloce dei primi 26 km. (36'12, un minuto in meno del capitano Sky) e Scarponi taglia il traguardo contenendo il suo ritardo entro il minuto (sarà decimo finale) mentre Ryder Hesjedal (+2'23), che l'anno scorso aveva vinto il Giro nella crono di Milano, è senz'altro il più ridimensionato di Saltara
NIBALI ROSA, EVANS PRIMO OUTSIDER - Nibali sesto al secondo intertempo dei meno tre e quarto finale con 1:16'48 a 11” da Wiggins: meglio di lui il compagno di squadra Kanel Tangert (estone ieri in avanscoperta), poco più indietro Cadel Evans, sesto a 39” da Dowsett e secondo in classifica generale a +29” dalla nuova rosa di Vincenzo Nibali (per la croncaca, Intxausti crolla oltre i 4' di ritardo). Ha vinto uno specialista ma nella top-ten non mancano le sorprese perché Sergio Henao, scalatore puro al servizio di Wiggins, chiude nono dietro a Manuele Boaro e il suo connazionale e compagno di squadra Rigoberto Uran è dodicesimo (anche se a quasi un minuto da Henao) dietro a Robert Gesink che oggi è sul podio della generale a +1:15, un secondo in meno di Wiggins. Altro che scure britannica... Vincenzo Nibali prosegue coi fendenti e questa volta il colpo vale la maglia rosa.
Eurosport