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martedì 29 gennaio 2013

OPERACION PUERTO, INIZIA IL PROCESSO E SUBITO PARLA EUFEMIANO FUENTES

AL VIA, FINALMENTE, IL PROCESSO AL MEDICO SPAGNOLO EUFEMIANO FUENTES, PERSONAGGIO AL CENTRO DELL'OPERACION PUERTO. ECCO LA PRIMA RIVELAZIONE, CHE IN MOLTI SAPEVANO GIA' : "LE SACCHE DI SANGUE NON ERANO SOLO PER CICLISTI"

Se il caso Armstrong sembra in un periodo di stanca, per ora,  il mondo del ciclismo vive oggi giorni di grande tensione e misto interesse. A Madrid, dopo quasi dieci anni, ecco che si riapre il caso "Operacion Puerto". Fu la prima piccola crepa che con il passare del tempo diventò una vera e propria voragine nel mondo del ciclismo professionistico, coinvolti Ivan Basso, Tyler Hamiton, Jan Ullrich e Santigo Botero per citarne solo alcuni. 

Da oggi, forse, potremmo capirne un po di più. Depositate le confessioni di Alberto Contador, Ivan Basso e Tyler Hamiton, è arrivato il turno di   Eufemiano Fuentes il quale, con Michele Ferrarisi contese il primato di "gurù santone" nel ciclismo negli anni Novanta e inizi Duemila. Ma lo scandalo potrebbe allagarsi anche ad altre discipline sportive. Secondo le prime deposizioni del medico spagnolo le sacche trovate nel suo laboratorio non sarebbero solo e soltanto di ciclisti: «Le sacche di sangue non appartenevano solo a ciclisti, ma anche ad altri sportivi, calciatori, atleti e altro ancora». Dopo tale rivelazione, con la quale ha esordito nell'atteso interrogatorio, Fuentes ha continuato spiegando la metodologia della sua pratica dopante: «Il synechtene e l'Actovegin erano per me: il primo lo compravo in Germania perché fornito in dosi più piccole che in Spagna, il secono era venduto solo in Germania». Aggiungendo poi : «La confezione di Epo era per mia figlia, malata di cancro, il nordytropil per mio padre, mancato tre mesi dopo». Una difesa strenua e inutile, che molto probabilmente non sortirà alcun effetto. Schiaccianti le confessioni rilasciate pochi giorni fa da ciclisti che hanno già scontato la loro pena, vista l inequivocabile corrispondenza ematica con le sacche di sangue sequestrate nello studio di Fuentes: «Non c'è alcun pericolo per la salute pubblica (reato di cui è accusato, ndr) se si rispettano le regole ed io l'ho sempre fatto» conclude. Solo tre i nomi di atleti fatti da Fuentes, e cioè quelli di Santiago Botero, Roberto Heras e Unai Osa. Nuove e sconvolgenti dichiarazioni ci attendono, vi terremo informati naturalmente, intanto, per saperne di più, potete leggere anche la traduzione di The secret race curata dal nostro blog.