IL CASO
IL "DANESE VOLANTE" TORNA A FAR PARLARE DI SE, DOPO L'ALLONTANAMENTO DA UN TOUR GIA' VINTO, MICHAEL RASMUSSEN CHIEDE ALLA RABOBANK 6 MILIONI DI EURO COME RISARCIMENTO DANNI .
Sembra non finire mai la vicenda che vede contrapposti Michael Rasmussen e la sua ex squadra, la Rabobank che si è appena ritirata dal ciclismo professionistico con una sponsorizzazione che durava ormai da numerosi anni. L'ultimo atto della vicenda, che perdura ormai da tempo, è la richiesta dell corridore, oggi in forze alla Christina Watches - Onfone, di ben 6 milioni di euro, compresi interessi, per il risarcimento danni . Secondo il danese infatti la squadra sapeva benissimo dove si trovava a preparare il Tour de France edizione 2007; non in Messico ma in Italia. Ricordo benissimo quell'estate, e quel Tour, ero a Cesenatico
per le vacanze estive e nonostante la giovane età non mi perdevo nessun chilometro di quel Tour. Dopo che Davide Cassani smascherò, involontariamente durante una telecronaca, il falso aliby del corridore Rabobank, successe un pandemonio e Michael fu allontanato con effetto immediato dalla corsa gialla proprio per decisione della sua squadra. Da li a qualche mese Rasmussen prese due anni squalifica e andò incontro ad anni durissimi. C'è chi parla anche di depressione. Il fatto curioso è che il giorno dopo la squalifica, e dopo aver seguito la tappa del tour andai in spiaggia e al bar trovai un paio di vecchietti appassionati di ciclismo attorno ad una donna di mezza età. Mi avvicinai per sentire meglio e intuii dai discorsi e dal segno che portava sulle gambe che quella donna era una ciclista professionista, mi avvicinai ancora di più per sentire meglio. Non ricordo bene come venne a sapere, ma la cosa che disse subito riguardo alla questione Rasmussen fu quanto con lui, lo stesso giorno indicato da Cassani e che valse la sua squalifica, c'era anche un'ammiraglia Rabobank. La situazione diviene ora abbastanza complessa considerato che "gambe di pollo" fu trovato positivo, durante il Tour del 2007, alla Dynepo, eritropoietina modificata mettendo in coltura cellule umane, ma non per questo squalificabile dal punto di vista giuridico poiché "i criteri di positività imposti dalla WADA furono inadatti ai nuovi prodotti del mercato farmacologico" dichiarò Pierre Bordry all'ora presidente dell'agenzia anti-doping francese. Aspettiamo a breve ulteriori risvolti.
per le vacanze estive e nonostante la giovane età non mi perdevo nessun chilometro di quel Tour. Dopo che Davide Cassani smascherò, involontariamente durante una telecronaca, il falso aliby del corridore Rabobank, successe un pandemonio e Michael fu allontanato con effetto immediato dalla corsa gialla proprio per decisione della sua squadra. Da li a qualche mese Rasmussen prese due anni squalifica e andò incontro ad anni durissimi. C'è chi parla anche di depressione. Il fatto curioso è che il giorno dopo la squalifica, e dopo aver seguito la tappa del tour andai in spiaggia e al bar trovai un paio di vecchietti appassionati di ciclismo attorno ad una donna di mezza età. Mi avvicinai per sentire meglio e intuii dai discorsi e dal segno che portava sulle gambe che quella donna era una ciclista professionista, mi avvicinai ancora di più per sentire meglio. Non ricordo bene come venne a sapere, ma la cosa che disse subito riguardo alla questione Rasmussen fu quanto con lui, lo stesso giorno indicato da Cassani e che valse la sua squalifica, c'era anche un'ammiraglia Rabobank. La situazione diviene ora abbastanza complessa considerato che "gambe di pollo" fu trovato positivo, durante il Tour del 2007, alla Dynepo, eritropoietina modificata mettendo in coltura cellule umane, ma non per questo squalificabile dal punto di vista giuridico poiché "i criteri di positività imposti dalla WADA furono inadatti ai nuovi prodotti del mercato farmacologico" dichiarò Pierre Bordry all'ora presidente dell'agenzia anti-doping francese. Aspettiamo a breve ulteriori risvolti.
Matteo Bosio Beltrame