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La RAI detiene ininterrottamente dal 1998 i diritti del Giro d'Italia, diritti ottenuti dopo 5 anni d'assenza dalla corsa rosa, poiché dal 1993 al 1997 il Giro andava in onda sugli schermi "privati" Mediaset. |
SKY VUOLE PRENDERSI IL GIRO D'ITALIA
LE TRATTATIVE TRA RCS E LA TELEVISIONE DI STATO SEMBRANO ESSERE ORMAI A UN PUNTO MORTO, ANCORA DUBBI E INCERTEZZE SU COME E DOVE SI POTRA' VEDERE LA PROSSIMA CORSA ROSA.
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Wiggins in maglia rosa, 2010 |
Mancano all'incirca 164 giorni al via dell Giro d'Italia edizione 2013. Edizione che presumibilmente vedrà Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins contendersi la maglia rosa nelle canoniche tre settimane di corsa. Un italiano, volato via da un paese che necessita più che mai di un ridimensionamento e dunque di progetti troppo a lungo termine, e un britannico, forte di un paese che dopo il calcio, la formula uno e la Moto gp, punta a sottrarre il grnade ciclismo dagli schermi nostrani. La corazzata televisiva Sky, del magnate Rupert
Murdoch, vorrebbe infatti acquistare i diritti televisivi per trasmettere - in chiaro o in pay-tv ancora non lo sappiamo - tutte le 21 tappe che da Napoli porteranno i corridori in quel di Brescia. Possibilità questa non più tanto distante, visto e considerato che le trattative tra RCS e viale Mazzini sono ormai a un punto morto. Fanno pensare poi le dichiarazioni del direttore generale RAI Luigi Gubitosi" I conti in rosso della Rai non consentono spese incontrollate". Sorge spontanea una domanda dunque : ma il Giro D'Italia e il ciclismo, sono divenute spese incontrollate come il calcio e la Formula uno per un'azienda che nel 2012 perderà in bilancio più di 200 milioni di euro? Io penso proprio di si. L'obbiettivo per SKY sarebbe dunque quello di vincere, prima di tutto, la battaglia per il diritti televisivi, e poi riprendere, rigorosamente in HD, la trionfale campagna italiana di Bradley Wiggins che porterebbe la stessa SKY sul gradino più alto nel podio finale di Brescia. Ma cifre e modalità di trasmissione non sono ancora date a sapere, quello che sappiamo per certo è che SKY, a differenza di viale Mazzini, tiene vivi i contatti con RCS e a breve potrebbero essereci importanti novità. Per molti il nodo cruciale sarebbe la trasmissione dell'evento in HD, già presente al Tour e alla Wuelta, ancora assente sulle strade del Giro e nelle classiche nostrane. La proposta di Michele Acquarone, direttore generale RCS, è stata inoltrata ai piani alti di viale Mazzini, ma una risposta non è ancora arrivata, queste le sue parole: "Per il giro non c'è solo la RAI, ma la nostra intenzione è quella di portare avanti il rapporto". Dalla parte opposta l'iniziativa di SKY sarebbe quella di mandare in onda gli ultimi venti minuti di tappa in chiaro e in HD, si suppone su CIELO, poiché per legge il Giro d'Italia deve essere parzialmente trasmesso in chiaro (LEG 8/99). Situazione complessa e non priva di particolari cavilli dunque. Un'altra ipotesi, ma di più difficile attuazione, potrebbe essere quella già attuata con la F1, la RAI infatti potrebbe pagare i diritti alla stessa SKY che consentirebbe, nel limite del possibile e dei suoi vantaggi, ore di diretta alla rete nazionale. La battaglia per la maglia rosa è già iniziata e non si escludono colpi di scena, Mediaset, dopo aver perso la Moto Gp sempre per mano di SKY potrebbe fare più di un pensiero rosa, come già fece dal lontano 1993 al 1997.
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Michele Acquarone direttore generale RCS |