http://hst.tradedoubler.com/file/20649/tdpull/domain_verification_code_example.gif Verona Cycling: LA STORIA DI BRADLEY WIGGINS http://hst.tradedoubler.com/file/20649/tdpull/domain_verification_code_example.gif

domenica 22 luglio 2012

LA STORIA DI BRADLEY WIGGINS


La felicità per la vittoria nella corsa a tappe più importante al mondo preceduta da anni di grande tristezza e depressione, questa è la storia che ci apprestiamo a raccontare, la storia di Bradley Wiggins il dominatore assoluto della 99esima edizione del Tour de France. Nasce a Gent, in Belgio, il 28 aprile 1980, da padre ciclista, l'australiano Gary Wiggins che ottene discreti risultati in pista tra la metà degli Anni Settanta e inizi degli Anni Ottanta. All'età di dodici anni inizia a correre in velodromo, da lì il passo sarà brevissimo. A 20 anni sarà medaglia di bronzo nei giochi olimpici in Australia nella disciplina di inseguimento a squadre, quattro anni dopo, ad Atene, vince tre medaglie: oro nell’inseguimento individuale, argento nell’inseguimento a squadre , bronzo nel Madison. Tutto ciò varrà, all'ancora giovane Bradley, il titolo di ufficiale dell'impero britannico, conferitogli proprio dalla regina Elisabetta in persona. Ma non è tutto oro quello che luccica, nonostante le medaglie conseguite ad Atene la carriera di Wiggins vive un primo momento di difficoltà, per sua stessa ammissione, diventa praticamente un'alcolista e passa le sue giornate a bere birra. In questi anni milita senza rilevanti risultati in varie squadre professionistiche come Linda McCartney, Française des Jeux e Crèdit Agricole.


Il padre di Bradley, Gary.
Ma Wiggo è un combattente, e accompagnato da evidenti doti fisiche innate vince nel 2007 l'oro nell'inseguimento a squadre nella "sua" Manchester mettendosi in evidenza, sempre nel 2007, anche nelle corse Pro-Tour con un primo posto nel prologo del Delfinato e un quarto in quello del successivo al Tour. Ma la sfortuna è ancora dietro l'angolo, nello stesso Tour del 2007 la sua squadra, la Cofidis, è costretta ad abbandonare la corsa francese per la positività di Christian Moreni. Furiosa sarà la reazione di Wiggo che dichiara di voler prendere a pugni l'ex compagno di squadra, reo di aver infranto il suo sogno, e cioè quello di arrivare sui Campi Elisi. Nella stagione 2008 passa ad una nuova squadra, il Team-Highroad e vince tre ori ai mondiali su pista, sempre a Manchester, e poi ancora un oro alle Olimpiadi di Pechino (inseguimento). Quindi l’oro a squadre con annesso il record del mondo e a fine anno conquista un ulteriore gradino nella gerarchia britannica diventando Comandante dell’ordine Britannico per meriti sportivi. Ma il 2008 è anche l'anno in cui il padre viene trovato morto sul ciglio di una strada in Australia, le circostanze sono tutt'ora da chiarire. Il povero Gary Wiggins è stato trovato poi con numerose foto che ritraevano i momenti più belli della sua carriera da pistard, ma ovviamente, anche ritagli del figlio corridore.
Comandante dell’ordine Britannico per meriti sportivi.


Il 2009 è l'anno della svolta, infatti approda nella Garmin-Slipstream e al primo impegno stagionale di presenta con sei kg in meno, impressionanti sono le sue gambe, di una magrezza imbarazzante, tra le sue statistiche spiccheranno quelle dell'altezza 190cm e quella del suo peso, solo, 69kg. Sarà proprio Wiggo a lanciare la moda degli altissimi ma magrissimi in bicicletta. Proprio in questa stagione approda alla  Garmin-Slipstream quel Rajder Hesjedal protagonista assoluto al Giro di Italia 2012, senza dimenticarci di corridori come i frattelli Schleck o l'altissimo VanSummeren. Il 2009 è l'anno del suo quarto posto al Tour e del suo primo criterio del Delfinato risultati che fanno di Bradley un corridore di particolare rilievo. Nel 2010 si conferma per la seconda volta consecutiva campione nazionale a cronometro, e grazie a questa specialità veste per la prima volta la maglia rosa al Giro.
Wiggins nel 2009


Il 2011 è l'anno della consacrazione, vince titolo nazionale su strada, terzo posto alla Parigi-Nizza e Vuelta, argento ai mondiali a cronometro dietro a Martin e davanti a Cancellara. Ma il Tour 2011 non riserva al britannico particolari soddisfazioni, anzi, durante la prima settimana, in un una tappa che vide molte cadute, si frattura una clavicola ed è costretto ad abbandonare un sogno che sembrava potesse finalmente realizzare; ma come abbiamo visto è stato soltanto un'appuntamento rimandato a 365 giorni dopo.


L'età avanza, Bradley lo sa, ma nonostante quest'altra mazzata si rimette in sella, è abituato Wiggo, terzo alla Vuelta in settembre inizia la preparazione per quella che sarà una stagione trionfale. Nel 2012 vince: Parigi-Nizza, Delfinato e Tour de Romandia e soprattutto questo Tour de France appena terminato definito dallo stesso corridore: "solo la parte meno dura di un anno di enorme sacrificio“. E di sacrifici il britannico ne ha fatti molti nella sua vita, ora si dice un'uomo felice, e non solo per la maglia gialla a Parigi, poiché "è soltanto sport e non vita", ma soprattutto felice per quello che diventato, ottimo marito e buon padre per i suoi bambini. A chi poi chiede a Wiggo cosa farà appena tornato a casa lui risponde così:  "Vivo tra Manchester e Birmingham, in una bella cascina, con mia moglie e i miei bimbi. E sono in molti che mi chiedono cosa farò lì quando non tornerò dai miei impegni in bicicletta. E io rispondo sempre allo stesso modo: spalo merda, come si fa in tutte le cascine del mondo."
Wiggins Today.