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lunedì 26 novembre 2012

FAUSTO COPPI - I miti del ciclismo - III parte (HD)



LEGGENDARIA ACCOPPIATA

Nel 1946 passò sotto contratto con la mitica Bianchi. E' l'anno del suo primo successo alla Milano-Sanremo, ottenuto con un vantaggio abissale di 14 minuti sul secondo arrivato. Vince anche il Giro della Romagna, il Gran Premio delle Nazioni a cronometro, il Giro di Lombardia, il circuito di Lugano, il Circuito del Trocadero e arrivò secondo al Giro d'Italia (vinto da Gino Bartali), con tre successi di tappa. Nel 1947 rivinse il Giro d'Italia, molte altre corse su strada, divenne Campione d'Italia e Campione del Mondo dell'inseguimento.
Nel 1948 riportò altri grandi successi: La Sanremo, il Lombardia (con distacco, nuovo record della gara e della salita alla Madonna del Ghisallo), Tre Valli Varesine, Giro dell'Emilia, due tappe al Giro; tutto questo nonostante la ridotta attività per una squalifica subita dall'U.V.I. insieme a Bartali. Ma fu nel 1949 che ottenne dei risultati strabilianti: riuscì ad essere primo al Giro d'Italia e al Tour de France, a conquistare il titolo italiano, a battere tutti nelle più importanti corse in linea, a rivincere la maglia iridata dell'inseguimento. Al Giro rimase mitica la tappa Cuneo-Pinerolo, conclusa dopo 192 Km di fuga solitaria e 5 colli alpini scalati. Al Tour, dopo essere partito malissimo, dominò le due cronometro e staccò tutti nella Briançon-Aosta, centrando una doppietta Giro-Tour nello stesso anno, cosa in precedenza mai riuscita ad altri.