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giovedì 5 luglio 2012

DEJA VU RASMUSSEN, SQUALIFICA DI 18 MESI.

Alex Rasmussen quattro volte iridato su pista.
IL TAS DECIDE PER INFLIGGERE UNA SOSPENSIONE DI 18 MESI AL CORRIDORE DELLA GARMIN.


Il quattro volte iridato su pista Alex Rasmussen viene sospeso dal Tas per violazione delle norme antidoping. Il corridore infatti non è stato reperibile per i controlli obbligatori in due occasioni, e da codice ciò comporta un'immediata squalifica. Per il corridore danese si prospettano dunque 18 mesi di inattività, e oltre il danno la consequenziale beffa, la Garmin ha deciso di licenziarlo senza alcun ripensamento.
La decisione è maturata dopo un ricorso del Uci, il quale, aveva già fermato il corridore nel 2011, ma per un vizio procedurale del Comitato olimpico danese non era seguita alcuna sanzione. Se vogliamo un istantaneo, ma chiaro, deja vu, che ci porta al Tour del 2007, sulla cime dell'Aubisque, quando Michael Rasmussen - in maglia arancio della Rabobank - stacca di quaranta secondi l'allora maglia bianca del Tour, Alberto Contador, ipotecando così la vittoria nella generale. Ma la sera stessa, allora fatali furono le parole dette nella telecronaca di qualche giorno prima da Davide Cassani, il corridore fu obbligato a ritirarsi dalla stessa Rabobank e in seguito anche dall'organizzazione del Tour. il pretesto fu quello che il corridore mentì sulla sua reperibilità geografica, disse di essere stato in Brasile, ma in realtà Cassani lo vide nei pressi della Marmolada.
Effettivamente il corridore danese non fu reperibile per i controlli antidoping per qualche settimana. Ma con il passare del tempo si è scoperto quanto Michael il ''pollo'' risultò positivo, in un'analisi effettuata il 25 luglio 2007, al dynepo, epo di seconda generazione. La squalifica per il predecessore di Alex fu molto più dura, e lo costrinse ad allontanarsi dalle corse per 2 lunghi anni, passati nella solitudine e nella depressione nella ''nostra'' Lazise