DOPO SETTIMANE DI AMMICCAMENTI RECIPROCI LANCE ARMSTRONG DA DEFINITIVAMENTE BUCA ALLA PROPOSTA USADA PER UNA COLLABORAZIONE RECIPROCA CONTRO IL DOPING. IMMEDIATA LA RISPOSTA DEL CEO USADA TRAVIS TYGART: "IL SIG LANCE NON HA ACCETTATO DI REDIMERSI PER I TORTI INFLITTI AL CICLISMO". IL TEAM LEGALE DEL TEXANO CERCA INVECE UNA POSSIBILITA' DI COLLABORAZIONE CON L'AGENZIA INTERNAZIONALE ANTI DOPING.
Lance Armstrong ha deciso di non collaborare con l'Anti-Doping Agency (Usada) in cambio di una possibile riduzione della sua squalifica a vita. La conferma arriva dal suo avvocato Tim Herman. Il Team legale di Lance Armstrong continua infatti a sfidare in qualche modo l'Usada, nella ultime dichiarazioni infatti si dice che Armstrong sarebbe disposto a lavorare con un "tribunale internazionale" se si dovesse mai costituire:"Lance è disposto a cooperare pienamente ed è stato molto chiaro:
"Egli sarà il primo sportivo ad oltrepassare quella porta, e una volta oltrepassata risponderà ad ogni domanda, a patto che il tribunale internazionale sia costituito per affrontare in modo globale il ciclismo professionista, uno sport quasi esclusivamente europeo" Ha detto Tim Herman: Rimaniamo fiduciosi che un impegno internazionale possa arrivare, e faremo tutto il possibile per facilitare il risultato. Nel frattempo, per diversi motivi, Lance non parteciperà agli sforzi Usada di condurre le sue campagne".Il CEO dell'USDA, Travis Tygart, ha risposto che la sua organizzazione si muoverà con le sue indagini nonostante Armstrong si sia rifiutato di collaborare:"Abbiamo fornito al Sig. Armstrong numerose opportunità per aiutarci a ripulire lo sport del ciclismo", si legge nella dichiarazione di Tygart. "Dopo la sua recente intervista televisiva, abbiamo di nuovo invitato il sig Lance a collaborare con noi, ed è stato anche informato per iscritto da parte dell'Agenzia mondiale antidoping (WADA) che questa sarebbe stata la strada adatta a lui e se voleva far parte di tale progetto sarebbe stato ben accetto. Nel corso delle ultime settimane, Armstrong, ci ha portato a credere che voleva entrare e assistere alla nascita del progetto USADA, ma era solo preoccupato della potenziale responsabilità penale e civile nei suoi confronti. Oggi abbiamo appreso dai media che il sig Armstrong non ha accettato l'opportunità di redimersi dai torti che ha recato a questo sport." Il CEO USADA continua poi nelle sue dichiarazioni: "In questo momento ci stiamo muovendo in avanti con le nostre indagini e continueremo a farlo anche senza di lui, continueremo a lavorare a stretto contatto con la WADA e le altre autorità competenti e responsabili a livello internazionale." Secondo il Texano e il suo Team di avvocati dunque l'USADA non avrebbe l'autorità per indagare in certe questione, e solo la WADA potrà ripulire a fondo questo sport:"Siamo stati in comunicazione con il signor Armstrong ed i suoi rappresentanti e abbiamo capito che lui non vuole essere parte della soluzione e aiutarci nello sforzo di ripulire lo sport del ciclismo", ha detto Tygart. "Abbiamo prolungato la nostra richiesta per altre due settimane, vedremo se cambierà idea.