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| ecco le carte pubblicate oggi |
DOPO LE CARTE PUBBLICATE SUL CASO CIPOLLINI LA GAZZETTA DELLO SPORT REPLICA PUBBLICANDO LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA AL NOME IN CODICE BIRILLO, E CIOE' IVAN BASSO. IL VARESINO CONFESSA UNA SECONDA VOLTA, MA QUALCOSA NON TORNA.
La Gazzetta di oggi ha pubblicato le carte riguardanti i trattamenti ricevuti da Ivan Basso per la stagione 2005 nel caso Operacion Puerto. Sorgono però nuovi e inquietanti dubbi, infatti sarebbero state trovate sacche di sangue con su scritto Birillo, datate 2003. Questa la parziale confessione di Ivan al tribunale spagnolo: "Ho sempre vinto, prima e dopo l'operazione Puerto. Il mio sogno, da quando avevo sei anni, era essere il miglior corridore del mondo. E dopo aver conquistato il Giro volevo anche il Tour.
Pensavo di congelare il sangue in inverno per utilizzarlo prima della competizione, nella primavera del 2006. Ma il sogno non è arrivato a concretizzarsi" ha rilevato Ivan Basso in videoconferenza da Tenerife dove si trovava in ritiro con la squadra. E continua :"Ho conosciuto Fuentes nel 2001-02, durante un soggiorno per allenamento alle Canarie, ma come paziente l'ho contattato nell'inverno 2005, quando ero nel team CSC". Subito la domanda del legale Wada:" Lo contattò per le emotrasfusione? "Sì, accettai perché il sistema di congelamento del sangue non implicava rischi per la salute, perché era quello che si fa per le normali donazioni di sangue", ha risposto "Birillo". Delucidazioni anche sui costi del trattamento: "Il "programma di lavoro" concordato con Fuentes prevedeva durante la stagione 2006 un costo di 70mila euro, dei quali ho pagato solamente 15 mila euro, poiché Fuentes fu poi arrestato. Meglio così."