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domenica 13 gennaio 2013

E' MORTO SANDRINO CARREA, IL GREGARIO DI FAUSTO COPPI


CI HA LASCIATI ALL'IMPROVVISO, IN UNA DOMENICA MATTINA. E' MORTO L'ANGELO CUSTODE DI FAUSTO COPPI, UNO DEI SUOI PIU' FIDATI GREGARI. A FAUSTO DOVEVA TUTTO, DEVOZIONE ASSOLUTA, ERA SANDRINO CARREA. 


"Un naso triste come una salita", forse meno famoso, ma sicuramente più aquilino di quello di Gino Bartali, è quello di Sandro Carrea, detto Sandrino, un gregario vecchio stampo, uno dei fedelissimi di Fausto Coppi, con il quale ha condiviso tutto quello che il ciclismo poteva offrire. Gregario professionista per tutta la sua carriera nasce a Gavi, nei pressi di Alessandria, nel 1924.
A condividere il ruolo di angelo custode del campionissimo oltre a Sandrino c'era anche Ettore Milano, si formò un bel trio in Bianchi, erano indivisibile, quasi fratelli: "Milano dormiva nella stessa stanza di Fausto, io mi accontentavo di stargli vicino in corsa. Ettore era più estroverso, chiacchierava, raccontava, rideva. Io invece non parlavo affatto ma sapevo e capivo... A me bastava che parlasse, Fausto, oppure che mi lanciasse uno sguardo. Per certe cose bastava un'occhiata, lui ed io ci intendevamo al volo.Anche perché ci vedeva tutti i giorni". 


Il gregariato in ogni tappa, in ogni chilometro, in ogni giorno della propria carriera ciclistica, che Sandrino vedeva come un grandissimo dono, essere al fianco di Fausto Coppi poi era la cosa più bella e stupefacente che gli fosse mai capitata in tutta la sua vita. A Fausto doveva molto, lo diceva lui stesso: Fausto è colui che mi ha messo in bici, che mi ha preso dal nulla e mi ha aiutato, mi ha fatto guadagnare". Devozione assoluta, testimoniata dalle lacrime che scesero sul volto di Carrea al solo ricordo di tanta generosità offertagli dal suo capitano: "Mi ha strappato dai campi, portandomi in giro per il mondo a fare la vita del privilegiato, corridore ciclista, ma privilegiato. La fatica era tanta ma eri ricompensato dalla notorietà, dal riposare in alberghi da mille e una notte, da guadagni molto al di sopra della media. Se non fosse stato per Fausto... ma quando mai io avrei messo piede nel Grand Hotel de Paris!"