La quiete prima la tempesta, se di quiete si può parlare. Il mondo del ciclismo ancora scosso dallo scandalo Armstrong si prepara ad una nuova e tremenda verità. L'11 dicembre, o intorno a questa data, uscirà il verdetto della procura di Padova, molti i nomi e le squadre coinvolte. A lanciare l'allarme è Howman, direttore generale dalla WADA:
«Dall’inchiesta di Padova usciranno tante cose: sono tanti i corridori e i medici coinvolti. Il nostro ente è schierato come parte civile e quindi abbiamo accesso agli atti dell’inchiesta che sarà chiusa nel giro di poche setimane». Seguiremo con grande attenzione il lavoro della Commissione Indipendente che studierà il comportamento dell’Uci nel caso Armstrong. Personalmente, poi, resto convinto che sia importante concedere sconti di pena ai corridori che collaborano - sconti peraltro previsti dal Codice Mondiale Antidoping - e sono contrario alla politica della tolleranza zero». L'obbiettivo primario per la WADA è quello di poter aver un ruolo centrale nelle inchieste, l'esempio dell'USADA è servito molto ma si è ancora molto lontani dai risultati sperati: «Credo che sia una conseguenza logica di quel che è successo finora. Certo, c’è un problema di mezzi da reperire, visto che i contributi dei governi mondiali sono congelati per via della crisi e questo ci preoccupa. Ma le inchieste Usada dimostrano che investigare a fondo si può: noi oggi possediamo moltissime informazioni ma non possiamo utilizzarle per indagare: il salto di qualità per noi è una necessità assoluta».
«Dall’inchiesta di Padova usciranno tante cose: sono tanti i corridori e i medici coinvolti. Il nostro ente è schierato come parte civile e quindi abbiamo accesso agli atti dell’inchiesta che sarà chiusa nel giro di poche setimane». Seguiremo con grande attenzione il lavoro della Commissione Indipendente che studierà il comportamento dell’Uci nel caso Armstrong. Personalmente, poi, resto convinto che sia importante concedere sconti di pena ai corridori che collaborano - sconti peraltro previsti dal Codice Mondiale Antidoping - e sono contrario alla politica della tolleranza zero». L'obbiettivo primario per la WADA è quello di poter aver un ruolo centrale nelle inchieste, l'esempio dell'USADA è servito molto ma si è ancora molto lontani dai risultati sperati: «Credo che sia una conseguenza logica di quel che è successo finora. Certo, c’è un problema di mezzi da reperire, visto che i contributi dei governi mondiali sono congelati per via della crisi e questo ci preoccupa. Ma le inchieste Usada dimostrano che investigare a fondo si può: noi oggi possediamo moltissime informazioni ma non possiamo utilizzarle per indagare: il salto di qualità per noi è una necessità assoluta».