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mercoledì 23 gennaio 2013

LE MOND PUBBLICA IL TEST POSITIVO DI LANCE AL TOUR DEL 1999

INEVITABILI  I CONTINUI STRASCICHI DELLA VICENDA ARMSTONG, OGGI, SUL PROPRIO SITO INTERNET, IL GIORNALE FRANCESE LE MONDE HA PUBBLICATO IL VERBALE DELLA POSITIVITA' AL TOUR DEL 1999. ALTRA TESTIMONIANZA QUESTA DI UN REGNO FONDATO SUL PRINCIPIO DI OMERTA'.


Ancora molte, troppe incongruenze. Chi non dormire sogni tranquilli oltre ad Armstrong, in questi giorni, è sicuramente l'UCI e i suoi massimi rappresentanti. Se in un primissimo momento la confessione del "reo pentito" corridore statunitense sembrava scagionare e assolvere l'operato UCI nell'era Armstrong, ora molte testate giornalistiche, tra le quali in prima linea il Le Monde e molti ex gregari presenti nei sette Tour, ripartono all'attacco. Come ne sia venuto in possesso probabilmente rimarrà un mistero ma il giornale francese Le Monde ha pubblicato oggi sulla sua pagina web il documento che attesta il controllo di esito positivo durante il Tour del 1999, il primo vinto da Lance.
Nella stanza del prelievo, si evince dal foglio, era presente anche Johan Bruyneel, e alla voce trattamenti medici in corso e note si legge unicamente Neant. Niente in francese. Armstrong fu effettivamente trovato positivo in quel controllo, e più precisamente ad un corticoide, il resto della vicenda, speriamo, lo potremmo sapere nelle prossime settimane. Ricordando che per una norma ancora vigente nel ciclismo di oggi e in tutti gli sport professionistici, l'atleta è - ed era in questo caso- tenuto a dichiarare tutti i trattamenti farmacologici che sta praticando al momento della visita in corso. Ora è sempre rimbalzata la voce che Lance usufruisse, ed è probabilmente vero, di farmaci contro la possibile formazioni di metastasi tumorali e fosse obbligato, allo stesso tempo, ad essere controllato minimo una volta al mese per tali cure. La domanda sorgerebbe spontanea, come mai non indicare tale trattamento? E' chiaro che per la tipologia di esami che doveva sostenere il texano, un qualcosa di anomalo poteva e doveva anche saltare all'occhio dei medici operanti. E invece... nulla. Testimonianza ancora una volta di un regno fatto di omertà e insabbiamenti, impossibile che in tutti i controlli effettuati e per la malattia e per la sua attività sportiva Armstrong non sia mai risultato in qualche modo "anomalo"? Sappiamo tutti che la verità è ancora lontana, ma ora Lance non è più un'intoccabile e qualche speranza di far luce sulla vicenda in questione è più che mai viva, finalmente.