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lunedì 1 luglio 2013

"GIU' LE MANI DA MARCO" PARLANO I GENITORI DEL PIRATA

CYCLING Marco Pantani
DOPO LE PAROLE DI PAT MCQUAID PRONTO A SPOGLIARE MARCO PANTANI DEL TOUR DEL 1998 RISCENDONO IN CAMPO I GENITORI DEL PIRATA.

Giù le mani, le vittorie di Marco Pantani non si toccano. All'indomani delle parole del presidente dell'Uci Pat McQuaid, che ha aperto alla possibilità di cancellare il nome di Pantani dall'albo d'oro del Tour qualora dovesse comparire nella lista dei ciclisti che nell'edizione '98, quella vinta da Marco, hanno fatto uso di doping, ecco la dura lettera a firma dei genitori Tonina e Paolo. Rivolgendosi allo stesso McQuaid, al presidente della Fci Di Rocco e al direttore del Tour Prudhomme, i signori Pantani sottolineano che le analisi "sono state eseguite dopo la morte di Marco e questo lo ha privato del più elementare diritto alla difesa, quale ad esempio quello di richiedere le controanalisi o di nominare un perito di parte per assistervi. Soltanto in caso di positività del campione B, sarebbe superfluo ricordarlo ma giova farlo, è possibile parlare di positività. Come accade anche nel diritto penale, la morte interrompe qualsiasi procedura in essere o futura a carico dell'indagato incidendo anche sul reato che viene così dichiarato estinto come estinta è la pena nel caso in cui sia nel frattempo intervenuta la condanna. A maggior ragione nel diritto sportivo che richiama i principi generali del diritto ordinario nelle fattispecie non espressamente disciplinate, le garanzie difensive per l'incolpato devono essere assolutamente garantite nella loro completezza, senza possibilità di delega. Pertanto - ammoniscono i genitori del Pirata - vi diffidiamo dall'intraprendere qualsiasi iniziativa che possa spogliare Marco dei titoli da lui conquistati sulla strada e dall'affrontare l'argomento in sedi ufficiali o con gli organi di informazione, giacchè parlare di un provvedimento giuridicamente insostenibile può ledere in modo grave l'immagine di nostro figlio".

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