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mercoledì 5 giugno 2013

LUCA SCINTO POTREBBE DIRE BASTA:" NEL MIO FUTURO NON VEDO IL CICLISMO"


UN DESTRO E POI UN SINISTRO PER METTERE K.O UNA DELLA PERSONALITA' PIU' ECCENTRICHE CHE IL NOSTRO CICLISMO HA IMPARATO A CONOSCERE IN QUESTI ANNI. ECCO LE PAROLE DEL VULCANICO D.S DELLA FANTINI DOPO L'ENNESIMO SCANDALO DOPING.

Sono ormai tre anni che tutti gli amanti del ciclismo italiano hanno imparato a conoscere quella particolare personalità che è Luca Scinto. Sempre estroso e passionale nelle sue dichiarazioni ha saputo, con modo suo, intrattenerci durante le corse più importanti ottenendo in queste sempre ottimi risultati. Come lui dava spettacolo dietro ai microfoni radio-televisivi, i suoi marins lo davano sulla strada.
Indimenticabili i successi  al Giro d'Italia per Oscar Gatto, quando precedette sul traguardo di Tropea Alberto Condador, e quello Rambo Rabottini che ripreso da Joaquim Rodriguez dopo ore di fuga e una caduta, ebbe la forza di sorpassare il forte spagnolo all'ultima curva e vincere forse la tappa più bella del 2012. Ora secondo le parole rilasciate a Spaziociclismo, il buon toscanaccio tifoso juventino, starebbe per dire basta ad uno sport che in soldini rappresenta tutta la sua vita:"Penso che nel mio futuro sarà dura ci sia ancora il ciclismo" dice sconsolato il vulcanico ds. Ecco a grandi linee il Scinto pensiero sulla vicenda Santambrogio e Di Luca, una delusione che potrebbe, a quasto punto, essere fatale. Intanto uno degli sponsor ha già abbandonato il Team Fantini, si tratta infatti dell'azienda DeFeet, ditta statunitense produttrice di calzini e accessori per il ciclismo. 


"Come se mi avessero preso a pugni, non ci sono parole. A questo punto potrei quasi pensare che non ci sia da fidarsi di nessuno. Mi ha sempre giurato che non era vero: 'Stai tranquillo. Che non ti fidi di me?', mi diceva. Era un corridore che ha sempre curato l'alimentazione, che si allenava con cura. Mi sento distrutto, non sai più a chi credere. Ma i corridori magari hanno amici con pochi scrupoli. Uno di 28 anni che si rovina la vita così..."Mi sento una persona che non ha più la forza: mi hanno steso. Sono una persona che ha fatto una sua carriera da ciclista e che ha sempre fatto ciclismo con determinati valori. Non so più cosa credere". Per questo, il passo per lui in questo momento sembra naturale: "Mi prendo una pausa dalle corse. Mi fermo e decido con la mia famiglia. Mi sento distrutto, non sai più a chi credere. Io li ho sempre difesi, ma se me lo mettono in quel posto alle spalle... Ho una famiglia e ho delle responsabilità. Penso che nel mio futuro sarà dura ci sia ancora il ciclismo. Prima non avevo deciso, ma a questo punto...Ammettendo di aver sbagliato e ammettendo come sia "giusto che mi attacchino"Di Luca è venuto per lo sponsor, Santambrogio me l'hanno praticamente offerto dalla BMC perché c'era da lavorarci di testa. Uno è arrivato per il Giro e l'altro durante l'inverno, ma non si può parlare di doping di squadra. I miei corridori, che sono con me da tre, quattro anni hanno  una cultura diversa del ciclismo. Di coloro che sono da tempo con me, io mi fido. Penso davvero che il ciclismo ora sia diverso".