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domenica 9 giugno 2013

CONCLUSO IL DELFINATO INIZIA LA CORSA ALLA MAGLIA GIALLA NUMERO 100

COME SI BATTE IL KENIOTA BIANCO?


CON IL CONCLUDERSI DEL CRITERIUM DEL DELFINATO TERMINA ANCHE LA PRIMA PARTE DELLA STAGIONE AGONISTICA 2013. ORA SI ENTRERA' NELLA FASE PIU' CALDA, QUELLA CHE DECRETERA' IL VINCITORE SUI CAMPI ELISI DEL TOUR NUMERO 100. LA CERTEZZA PIU' GRANDE E' RAPPRESENTATA DA CHRIS FROOME E DA TUTTO IL TEAM SKY. RIMANGONO INVECE MOLTI I DUBBI SULLE REALI CONDIZIONI FISICHE DI QUELLI CHE SARANNO IN FRANCIA I SUOI PRINCIPALI AVVERSARI NELLA CORSA AL GIALLO. 

Due sono le certezze, anzi tre, che il grande ciclismo ci rende al termine di questo Criterium del Delfinato. La prima sembra essere una costante delle grandi/medie corse a tappe, ed è il maltempo, che imperversa ormai da inizio stagione su tutti i grandi appuntamenti del calendario Worldtour.
Non possiamo dimenticare quella che è stata una vera e propria mutilazione della classicissima di primavera, la Milano-San Remo; e come poi scordare tutte le amputazioni al Giro d'Italia 2013?. Quella del maltempo, se dovesse ripetersi anche al Tour de France, sarà una variante da non sottovalutare e che renderà la corsa forse più incerta. Le altre due certezze le possiamo trovare tutte in casa Sky, una è l'intera squadra, sempre pronta nelle fasi cruciali della corsa, l'altra è il suo capitano. Un Chris Froome che sinceramente sembra impossibile da battere. Forte e costante a cronometro e strepitoso in salita. Ma tutti noi abbiamo ancora negli occhi la strepitosa azione con la quale Alberto Contador riuscì a soffiare, nelle terzultima tappa, una Vuelta che sembrava ormai in cascina per Joaquim Rodriguez. Venderà cara la pelle il madrileno che potrà sicuramente contare su una squadra più forte e volta al sacrificio per il suo capitano e forse su una triplice intesa tra corridori spagnoli per battere il comune nemico inglese (Contador, Valverde, Rodriguez). Quello che è certo, sempre di certezze si parla dunque, è che il Contador visto in questo Delfinato difficilmente potrà impensierire Froome e la sua squadra sulle strade di Francia. E' lo stesso Contador a stimare una percentuale indicativa del suo stato di forma odierno:"Sono al 75% della mia forma, il mio lavoro continua bene in vista del Tour". Sembra quasi un'ovvietà, ma è meglio comunque specificare. Lo stesso Froome infatti non si deve ancora reputare nel suo stato di grazia, e ciò, a tutti gli amanti del bel e combattuto ciclismo, è un'aspetto che fa molta, ma molta paura. Come si potrà battere il Keniota bianco e la sua armata? Una domanda che sicuramente Alberto Contador e i d.s Saxo si staranno facendo da mesi e mesi e che fin qui, evidentemente, non ha trovato ancora risposta. Ma il tempo stringe, il via della corsa gialla numero 100 è ormai alle porte e Froome ne sarà il  naturale favorito.