http://hst.tradedoubler.com/file/20649/tdpull/domain_verification_code_example.gif Verona Cycling: LANCE ARMSTRONG, INTERVISTA A CYCLINGNEWS la traduzione http://hst.tradedoubler.com/file/20649/tdpull/domain_verification_code_example.gif

giovedì 31 gennaio 2013

LANCE ARMSTRONG, INTERVISTA A CYCLINGNEWS la traduzione


LANCE ARMSTRONG TORNA A PARLARE SULLE PAGINE DI CYCLINGNEWS. ECCO LE PAROLE DEL TEXANO CHE NON MANCHERANNO SICURAMENTE DI SUSCITARE CRITICHE E REAZIONI :

Lance Armstrong ha parlato per la prima volta da quando ha ammesso l'uso di doping per vincere i suoi sette  Tour de France. Lo ha fatto rispondendo a una serie di domande rivolte a lui dal sito Cyclingnews. Armstrong ribadisce di sentirsi un capro espiatorio per i problemi riguardanti il doping che hanno afflitto il ciclismo in questi mesi, ma allo stesso tempo ha chiesto alla WADA di istituire un programma di riconciliazione e di verità. Affermando poi che l'UCI non dovrebbe avere alcun ruolo nel processo. In questo esclusivo faccia a faccia, Armstrong, esordisce così al microfono di  Daniel Benson, inviato per l'occasione da Cyclingnews: "La mia generazione non era diversa da ogni altra. La 'guida' si è evoluta nel corso degli anni, ma resta il fatto che il nostro sport è dannatamente difficile, il Tour è stato inventato come una durissima prova di resistenza, la madre delle corse a tappe, fottutamente dura. In molti hanno gareggiato per un secolo, e tutti hanno usufruito di qualche vantaggio". Segue la traduzione dell'intervista:


Cyclingnews: Qual è stata la reazione della tua famiglia alla tua confessione?

Lance Armstrong: Erano ben consapevoli di quello che stavo facendo. Erano alle Hawaii, quando è andata in onda, ma i miei ragazzi e Kristin hanno guardato entrambe le serate da Oprah, anche se alle Hawaii era notte. Abbiamo parlato subito dopo entrambi gli show. Ciò che ho detto ai miei ragazzi lo tengo per me.

CN: Hai protetto il dottor Ferrari durante la confessione?

Armstrong: Non ho protetto nessuno. Ero lì per parlare di me, delle mie esperienze, e dei miei errori. Nessun altro. So che va contro a tutto quello che è stato il ciclismo negli ultimi anni, ma tutti sono solo interessati a cercare i miei errori. Sono un ragazzo grande ormai, posso prendermi le mie colpe e le mie responsabilità.

CN: Perché credi che una Commissione autonoma (TRC) sarebbe il modo migliore per far progredire il ciclismo?

Armstrong: Non è il modo migliore, è l'unico modo. Per quanto io sono nell'occhio del ciclone non si tratta di un uomo, una squadra, un regista. Si tratta del ciclismo, e ad essere sinceri si tratta di tutti gli sport di resistenza. Linciare pubblicamente un uomo e la sua squadra non risolverà il problema.

CN: Quando e perché sei arrivato a questa conclusione?

Armstrong: Molto tempo fa. Quando ero arrabbiato con 'Pat McQuaid, molti mesi fa dissi: Pat, è meglio pensare in grande qui. Una regola a livello mondiale, la TRC è la soluzione migliore per questo sport . Ma lui non volle sentire ragioni.

CN: Se lo scopo del TRC è quello di lavorare a fondo, chi deve essere chiamato a testimoniare? Ogni atleta dalla generazione corrente o anche quelli delle generazioni prima? Se il TRC guardasse gli anni 90 non dovrebbe anche guardare agli anni prima rispetto la vittoria del suo primo Tour?

Armstrong: Non è qui il posto per discutere e impostare i parametri di tale progetto, ma se stai chiedendo, direi che se sei vivo oggi e hai partecipato al Tour o ad altre corse dovresti essere chiamato a testimoniare. Suona ambizioso, ma le autorità, come nel mio caso, hanno dimostrato che nessuna sentenza nel ciclismo è prescritta.

CN: Avrebbe bisogno  il TRC di completa amnistia?

Armstrong: Naturalmente, altrimenti nessuno verrà a testimoniare. Nessuno.

CN: La verità sarebbe facile da spiegare, ma che tipo di riconciliazione vorresti attuare tu personalmente, e per gli altri testimoni?

Armstrong: Cerchiamo di essere onesti, la gente nella mia situazione ha le proprie ragioni "egoistiche". E' 'per questo che siamo qui. Floyd ad esempio si sentì scoperto, quindi andò a testimoniare. Rimuovere l'egoismo, sarebbe la cosa migliore per il ciclismo.

CN: La vostra squalifica potrebbe essere ridotta in caso di testimonianza alla WADA?

Armstrong: E 'irrilevante. Ciò che conta è che tutti siano trattati in modo equo. Abbiamo tutti fatto casino, e  tutti devono sforzarsi di risolvere questo pasticcio, tutti comunque devono essere puniti allo stesso modo.

CN: Perché WADA e non Usada?

Armstrong: Questo è uno sport globale, non solo americano.Una cosa che vorrei aggiungere - l'UCI non ha un posto in tale questione.

CN: Qual è l'alternativa a TRC? Sembra che lo sport stia precipitando ormai nel caos.

Armstrong: L'alternativa? Beh, in primo luogo vorrei dire che il ciclismo non morirà mai, sarà solo soffocato. Zero crescita si. Gli Sponsor lasciano e delle corse vengono cancellate ciò è quello che stiamo vedendo oggi. Questo attuale stato di caos potrebbe perdurare una decina di anni.ed è un vero peccato per l'attuale generazione di giovani professionisti che vive di ciclismo.

CN: E 'abbastanza chiaro, a chiunque abbia un cervello, che l'UCI ha fatto il doppio gioco e sapeva della tua situazione, ma Pat McQuaid ha detto che non dovevi avere un posto nel ciclismo. Come ti ha fatto sentire? Cosa ne pensi della UCI?

Armstrong: Pat è proprio patetico.


CN: Quant è l'attuale livello di ipocrisia in tale vicenda, e quanta frustrazione provi?


Armstrong: Naturalmente è frustrante, ma non mi sorprendo più di nulla.

CN: Ti senti come se fossi il capro espiatorio per un intero sport / sistema?

Armstrong: A dire il vero, sì. Ma capisco il perché.

CN: Quando hai iniziato questo sport, probabilmente, non si parlava ancora di droga, non si parlava ancora d' inganni, ma a che punto della tua carriera  in particolare, hai capito  come aveva funzionato il ciclismo e che l'organo di governo mondiale non aveva il ben che minimo controllo della situazione, anzi ?

Armstrong: La mia generazione non era diversa da ogni altra. La 'guida' si è evoluta nel corso degli anni, ma resta il fatto che il nostro sport è dannatamente difficile. Da saltare sui treni  100 anni fa, e ora l'EPO. Nessuna generazione è esente o 'pulita'. Non Merckx, Hinault, LeMond, non Coppi, non Gimondi, non Indurain, non Anquetil, non Bartali, e non la mia.